100% Fitness Mag - Anno VIII Luglio 2014 | Page 66
impressioni iniziali. Ma piu di tutto
mi ha amareggiato il vedere nei
tre stadi dove abbiamo giocato,
pochissimi tifosi italiani.
Le altre tifoserie erano
compatte, coreografiche,
divertenti, sorridenti
e trasmettevano una
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Luglio 2014
straordinaria energia.
Questo è uno dei motivi
per il quale cerco sempre
di andare a queste
competizioni internazionali.
È dalle Olimpiadi di Atene
del 2004 che seguo lo
sport a livello mondiale. In
queste occasioni c'è unione
e spirito sportivo che in
Italia è difficile trovare.
Anzi, in Italia, fra qualche
tifoso del Napoli, ho
sentito ancora commenti
di persone che hanno
gioito per l'eliminazione
della nostra nazionale e
tornando dal Brasile, ciò
fa ancora più male.
Seguendo le partite mi
sono accorto che tutte
le altre tifoserie, in una
competizione del genere,
si uniscono ancor di più
e gioiscono nella vittoria
o si rincuorano nella
sconfitta, ed è bellissimo
vedere tanti popoli tutti
insieme a festeggiare,
indipendentemente dal
risultato, noi invece siamo
ridicoli.
Ho visto tanti Venezuelani,
Guatemaltechi, ItaloAmericani, addirittura da
Malta e Mozambico che
sono venuti a tifare Italia
e noi italiani non ne siamo
capaci, ma non solo per
non seguire la nazionale
all'estero, perché mi rendo
conto che non è facile anche
a livello economico ma perché
noi, invece di sport, parliamo di
politica, di nord e sud, di Italjuve
etc. Lo sport dovrebbe unire
in tutti i sensi e solo quando
sei fuori a seguire queste
competizioni te ne accorgi,
evidentemente non crediamo in
questi valori.
Non dimentico però quando ero
a Berlino, lì tutti si ricordarono
di essere italiani e salirono
sul carro dei vincitori, troppo
facile così. Poi a tutti quelli che
mi hanno detto: "A prossima
vot' statt a casa" o "Che sei
andato a fare", vorrei dire
che sono sicuro che in fondo
avrebbero voluto esser lì con
me e chiedergli come mai non
me lo dissero anche quando ero
in Germania nel 2006 a godere
con Cannavaro e gli altri.
La non compattezza della nostra
tifoseria si è vista anche quando
i pochi italiani presenti allo stadio
criticavano le scelte del CT
solo a seconda della loro fede
calcistica. Si parlava di Juve,
Inter, Milan e non di nazionale.
L'Italia è l'Italia e basta!
Io da juventino avrei potuto
fare tanti striscioni con Pirlo,
Buffon, etc. invece ho portato
con me quello dedicato a
due giovani napoletani Ciro
Immobile e Lorenzo Insigne.
Mah...forse io vedo lo sport in un
altro modo.
Concludo con un pensiero
di solidarietà all’ospitale e
accogliente popolo brasiliano
che sta soffrendo per la propria
“Selecao” e soprattutto per
l’infortunio di Neymar, l’idolo
assoluto del paese.
Vedere le partite del Brasile
nella “Fan Fest FIFA” è stato
affascinante, non potevi non
emozionarti, quando migliaia
di persone cantavano con la
mano sul cuore l’inno nazionale
e esultavano per un gol della
propria squadra.
Viva lo Sport e viva la cultura
sportiva che nel nostro paese
deve ancora crescere.