100% Fitness Mag - Anno VIII Giugno 2014 | Page 42

#NEUROPSICOMOTRICISTA Disturbi alimentari precoci Dott.ssa Daniela Caiafa Laureata in Neuropsicomotricità dell’età evolutiva, presso l’Università di Napoli - Federico II Lunedì e Sabato dalle 9.00 alle 13.00 347.5477785 http://bit.ly/1bjyYJp Mi è capitato nel corso della mia vita lavorativa di incontrare bambini con disturbi dell’alimentazione, che rifiutavano il mangiare o accettavano solo delle sostanze, selezionando il cibo da ingerire, altri che invece divoravano qualsiasi cosa. Ogni bambino presenta uno schema individuale di alimentazione, di accrescimento come del resto lo è di personalità. Il primo incontro dei genitori con l’individualità del figlio passa attraverso l’alimentazione, in quanto lo apre alla conoscenza del mondo, è anche la prima rappresentazione di uno spazio decisionale individuale. Ma l’alimento da ingerire rappresenta anche il mondo nella sua globalità. Mangiare diventa un modo per afferrare il mondo, mentre espellere ed evacuare equivalgono a produrre e creare. La zona orale diventa non solo zona di piacere, ma soprattutto di conoscenza della realtà. L’atto di nutrire e dell’ alimentarsi è anche un atto di relazione affettiva, sociale e di comunicazione. Il bambino nell’essere nutrito, dalla figura materna impara il senso del piacere: il cibo buono oltre a soddisfare il gusto rinforza l’immagine della mamma buona da cui impara il piacere e dispiacere nello stare al mondo e lo esercita nell’affettività. Intorno ai 3-5 anni i bambini consolidano i loro orientamenti alimentari e la ritmicità alimentare (colazione, pranzo e cena). Tutto ciò non lo imparano attraverso un insegnamento razionale, ma attraverso la condivisione e l’imitazione, i bambini solitamente sperimentano nuovi alimenti perché li vedono consumati dai genitori. Per tale motivo si suggerisce ai genitori di non preoccuparsi dei rifiuti, bisogna far amare la tavola, proporre i cibi in un’atmosfera piacevole, NON DA SOLI. Bisogna tener conto che durante la crescita i bambini provano episodi 42 100% Fitness Mag Giugno 2014 di avversione per certi cibi e ciò è fisiologico, il mangiare, dormire ecc in una condizione di buona salute non creano problemi se lasciate funzionare spontaneamente, ma diventano problematiche se diventano un mezzo di comunicazione o contenitori di emozioni sgradevoli. Se i genitori non accettano le scelte alimentari dei figli, facendo prevalere i propri bisogni e schemi educativi, sarà una prima forzatura sulla personalità del bambino. I disturbi alimentari dello sviluppo 0-3 anni