100% Fitness Mag - Anno VIII Giugno 2014 | Page 29

• Alternare 30 compressioni con 2 ventilazioni • Dopo 5 cicli (sono passati due minuti) ricontrollare la presenza di Mo.To.Re. (movimenti, tosse o respiro) laterale di sicurezza” che permette di: • Mantenere l’estensione del capo (pervietà delle vie aeree) •Prevenire l’inalazione di vomito nei polmoni, in quanto può defluire all’esterno. AZIONE • Confermare l’arresto cardiaco alla centrale operativa 118 perché possa essere inviato il supporto medico avanzato (ALS) • Eseguire la Rianimazione CardioPolmonare (RCP): massaggio cardiaco esterno e ventilazione artificiale MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO (MCE) Il massaggio cardiaco esterno è una manovra che deve essere eseguita con attenzione, in maniera precisa ed efficace. È una manovra fisicamente impegnativa, e per questo motivo si consiglia ai soccorritori di alternarsi ogni 2 minuti; il cambio può essere effettuato durante i 10 secondi di valutazione del Mo.To.Re. Se durante l’esecuzione della RCP il paziente presenta in maniera evidente segni di ricomparsa di respiro, tosse o movimenti, fermare subito la RCP e valutare la qualità del respiro (GAS). Per effettuare correttamente le compressioni toraciche: • Individuare il centro del torace • Appoggiare sullo sterno la parte inferiore delle mani, una sopra l’altra • Mantenere le dita delle mani sollevate in modo da non comprimere le coste della vittima • Posizionarsi verticalmente sopra il torace della vittima • Mantenere le braccia tese • Comprimere il torace come mostrato per circa 1/3 del suo diametro antero-posteriore (circa 5 cm.) Mantenere aperte le vie aeree della vittima, posizionare la mano a “C”; erogare 2 ventilazioni efficaci (espansione e rilasciamento della gabbia toracica), della durata di un secondo l’una. Se vi sono difficoltà verificare la posizione (della maschera e della testa che deve essere iperestesa) ed effettuare fino a 5 tentativi di ventilazione. Se non sono efficaci sospettare la presenza di corpi estranei che ostruiscono le vie aeree. Eseguire di conseguenza le compressioni toraciche, identiche al massaggio cardiaco esterno, per aumentare la pressione intratoracica e permettere l’espulsione dell’eventuale corpo estraneo. La somministrazione di ossigeno ad alte percentuali è sempre indicata nel trattamento dell’arresto cardiaco. Seguite in maniera non corretta possono provocare diversi problemi, soprattutto in pazienti anziani o con osteoporosi: • Compressioni eseguite sulla parte bassa del torace possono provocare rigurgito e lacerazioni al fegato o alla milza; • Compressioni eseguite lateralmente rispetto allo sterno, o con le dita che poggiano sulle coste, possono provocare fratture o dislocazioni costali; • Compressioni eseguite sulla parte alta dello sterno possono ca