100% Fitness Mag - Anno VII Novembre 2013 | Page 46
Tra il dubbio
e la verità
“LA VERITÀ È SCANDALOSA”. Fa sicuramente
un certo effetto questa frase provocatoria di uno
degli scrittori più bruschi e pungenti del panorama
letterario europeo. Si tratta del francese MICHEL
HOUELLEBECH e la frase è tratta dal suo romanzo
“LE PARTICELLE ELEMENTARI”, edito da RIZZOLI.
Ma, mettiamo che fosse stata pronunciata, con toni
diversi, da un altro personaggio, venerato da miliardi
di persone, ad esempio CRISTO, sicuramente non
provocherebbe l'immediato rigetto che, senza
nemmeno riflettere un attimo sul suo messaggio
riposto, essa determina.. “LA VERITA' NON
APPARTIENE A QUESTO MONDO”, risponde
CRISTO a un PILATO smarrito il quale, probabilmente,
dinanzi alla eventualità di una rivelazione della
VERITÀ, non avrebbe avuto dubbi di sorta e lo
avrebbe mandato libero, senza affidarlo alla fame di
violenza e di sangue di cui, sempre e sotto tutte le
latitudini, è assetata la folla. Dunque, se si analizzano
con rigore e onestà mentale, le due frasi sono
speculari. Significano che, prescindendo dalle fedi e
dai rispettivi dogmi, all'uomo itinerante nel mondo non
è concessa la possibilità di raggiungere giammai la
verità. E chiunque affermi il contrario, e cioè di essere
in possesso di una verità assoluta e definitiva sul
piano umano, filosofico e scientifico, dovrebbe essere
ritenuto un pazzo o lestofante. La sua pretesa di verità
non può che destare scandalo. Ossia opposizione,
respingimento, rigetto, ostracismo. D'altra parte i
detentori di presunte verità assolute, non hanno
prodotto altro, lungo il corso della storia, che violenze,
pianto, guerre, stermini, genocidi.
Bisogna perciò guardare, almeno con sospetto, coloro
che abitano i mercati dove si vende la VERITÀ a
poco prezzo. Ancora meglio, diffidare e starne alla
larga. Vogliono catturare l'anima e, quando non vi
riescono, sono disposti ad eliminare coloro che non
condividono la loro pretesa e la loro presunzione. La
VERITÀ, a partire da SOCRATE a cui risalgono le
origini del PENSIERO OCCIDENTALE e la rivoluzione
ininterrotta che esso produce, è fondamentalmente,
se non esclusivamente, RICERCA DELLA VERITÀ.
Noi siamo, sia come individui che come specie,
profondamente ignoranti, cioè digiuni di verità, benché
ineluttabilmente e costantemente orientati verso di
essa. Solo il riconoscimento di questa unica verità,
tuttavia, può fornirci la spinta per la ricerca che non ha
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100%fitnessmag • novembre 2013
Domenico Casa
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mai termine. Ed ogni risultato raggiunto è da ritenersi
soltanto un punto di arrivo provvisorio o una sosta
prima della ripresa successiva. Il “cammino”, inoltre,
non è mai facile e scontato. Esso, al contrario, è
impervio, irto di ostacoli, di ripensamenti, di DUBBI. Il
DUBBIO è indispensabile, anzi inevitabile, se si vuole
affrontare la ricerca senza pregiudizi ideologici di sorta
e con sincera onestà.
A chiunque gli si avvicinava, spiattelandogli i suoi
“grammi” o “quarti” di verità, SOCRATE, facendo
ricorso all'ironia, chiedeva “Cos'è ciò di cui parli? Sei
sicuro di quello che dici? Come sei pervenuto a questa
conclusione?” Messo alle strette, l'interlocutore cadeva
nella confusione e nella baraonda delleopinioni, nel
DUBBIO più assoluto, fino a riconoscere la propria
ignoranza. Tuttavia, da grande maestro, non di VERITÀ
ma di un METODO di RICERCA, aiutava, coloro che si
mostravano disponibili, a fare spazio, nella mente e nel
cuore, a una RICERCA insieme.
Infatti la ricerca della verità non avviene da soli, ma con
il contributo di tutti, sia di quelli che ci hanno preceduto
che di quelli che, attualmente, “camminano” con noi.
Quanto al DUBBIO, c'è da sottolineare che c'è dubbio
e dubbio. Nel senso che bisogna tenere distinto il
DUBBIO degli SCETTICI dal DUBBIO METODICO.
Il primo appartiene a coloro i quali ritengono che, per
quanti sforzi si facciano, la VERITÀ sia irragiungibile,
essendo la nostra mente, con i suoi limiti oggettivi,
assolutamente incapace di attingere una verità sia pure
minima. Quelle che sembrerebbero verità, altro non
sarebbero che opinioni e punti di vista fallaci sull'uomo
e sul mondo. Il DUBBIO METODICO (per intenderci
quello di SOCRATE e di CARTESIO), invece, altro non
sarebbe che un mezzo per tenere la mente lontana da
false verità acquisite, spesso, attraverso luoghi comuni,
pregiudizi e il “sentito dire”, che appartengono non
solo al mondo del senso comune, ma talvolta anche al
mondo di coloro che “pensano”.
wSe si è in grado di mettere sempre in discussione
i punti di vista raggiunti, se si riesce a non barare
con se stessi e con gli altri, se si è in grado di pulire,
almeno ogni tanto la mente da quelli che BACONE
chiamava IDOLA, ossia pregiudizi, se ci si tiene lontani
da falsificazioni, bluff e bugie, allora si è sicuramente
incamminati sulla via della RICERCA della VERITÀ.
Tutto il resto è SCANDALO.