100% Fitness Mag - Anno VII Novembre 2013 | Page 39

difficoltà motorie: nell’equilibrio statico e dinamico, coordinazione dinamica generale, quindi il lavoro verte anche su attività di equilibrio statico e attività per il rilassamento. La disgrafia è associata a un’alterazione del tono muscolare e a un eccessiva tensione muscolare, causata anche, da ansia e da un senso di malessere nei confronti dei compiti che il bambino non si sente in grado di affrontare. Si effettuano giochi di contrasto veloce-lento, rumore-silenzio, pesanteleggero, movimento-immobilità, mentre per favorire la lateralità, poiché spesso i bambini disgrafici, non hanno ancora acquisito completamente la dominanza laterale, risultano incertezze che ostacolano notevolmente la coordinazione visuomotoria e i processi di apprendimento della letto scrittura. Inoltre bisogna migliorare la coordinazione visuomotoria e oculo-manuale caratterizzata da giochi di graduale difficoltà. Bisogna lavorare anche sulla coordinazione occhio-piede. Non è da sottovalutare l’aspetto emotivo di questi bambini che oltre ad avere un eccessivo carico d’ansia, sono anche molto insicuri. Per lungo tempo sono stati sottoposti a continue accuse di non impegnarsi a sufficienza, di avere una grafia orribile, e inoltre teniamo in considerazione lo sforzo a cui sono sottoposti per cercare di svolgere al meglio la consegna scolastica, che però per quanto si sforzi non sarà mai adeguata alla richiesta dell’ ambiente. I bambini tendono così a essere “scambiati” per bambini iperattivi o con labilità attentiva, in quanto la risposta a queste continue critiche e fallimenti sono uno stato di agitazione motoria, uno scarso interesse. Inoltre nel tempo si possono strutturare manifestazioni emotive-affettive come: inibizione, aggressività, depressione. Il bambino disgrafico deve affrontare questi problemi in ogni momento della giornata: a scuola si scrive, a casa i deve fare i compiti e ciò che per gli altri è semplice per lui è difficile, lui si rende conto della differenza e se la sua scrittura non va bene è lui steso a non andare bene… tutto questo tormento dura fin quando non si fa chiarezza e finalmente tutto diventa chiaro… questi sono i motivi per il quale sarebbe importante fare prevenzione nelle scuole, per poter individuare precocemente il problema, dare il prima possibile il via a un adeguato percorso psicomotorio che aiuti questi bambini. Si potrebbe fare prevenzione nella scuola dell’infanzia individuando precocemente eventuali situazioni a rischio, accertandosi delle capacità percettive, motorie, percettive-motorie, linguistiche, attentive e menmoniche, effettuando test di valutazione psicomotoria in modo da monitorare il bambino nel tempo, evitando tutto ciò che è stato descritto. Ma purtroppo è utopia, si parla tanto di aiutare i nostri bambini, di cercare di facilitarli ma molto spesso rimangono solo parole al vento, e se ci si prova a proporre un cambiamento, il progetto rimane nel cassetto, perché c’è il progetto di musica, di sport, di danza…. ecc..ecc che invece sono più importanti… GLAMOUR