100% Fitness Mag - Anno VI Aprile 2012 | Page 36

100% FITNESS MAGAZINE 36 ERBORISTA Dai nuova vita ai tuoi capelli con l’Hennè L a colorazione dei capelli è diventata un momento importante nella vita di tutti i giorni per un numero sempre più grande di persone. Se anni fa erano solo alcune signore a sottoporsi a questo trattamento cosmetico, oggi molte persone cambiano il proprio colore di capelli, più o meno frequentemente, senza limiti di sesso o di età. Questo fatto ha importanti implicazioni sociali, che coinvolgono il bisogno di sembrare sempre più giovani e in forma, ma soprattutto la necessità di essere integrati nella società, di piacere agli altri, di far parte del “gruppo”. In risposta a tale tendenza l’offerta di tinture per capelli sul mercato è sempre più ampia; inoltre i prodotti più utilizzati, sia in casa che dal parrucchiere, sono quelli formulati con coloranti di sintesi che permettono di ottenere, nella quasi totalità dei casi, dei buoni risultati ma che tuttavia alterano la struttura naturale del capello In conseguenza di questo inconveniente, si sta registrando un fenomeno non trascurabile e in continuo aumento, e cioè la richiesta da parte dei consumatori di prodotti cosmetici in generale, ma anche di tinture per capelli in particolare, sempre più naturali, e soprattutto più vegetali. In quest’ottica suscitano sempre maggior interesse i coloranti presenti nelle piante, poiché possono essere usati con tranquillità, non avendo mai dato origine a sospetti di tossicità. Le piante tradizionalmente indicate dalla letteratura erboristica per la cura e la colorazione dei capelli sono diverse, ma quella di gran lunga più utilizzata è senza dubbio l’Hennè; infatti il consumo di Hennè in Italia, ma anche nel resto del mondo, rappresenta una quota considerevole dell’universo delle tinture per capelli: in un anno nel nostro paese si utilizzano circa 30 tonnellate di Hennè! L’Hennè, il cui nome botanico è Lawsonia inermis, deve questo nome al medico inglese John Lawson che, nel 1709, descrisse in maniera particolareggiata questa pianta in un libro pubblicato a Londra, mentre il termine inermis si riferisce al fatto che spesso la pianta è priva di spine. Un sinonimo è Lawsonia alba, che fa invece riferimento al colore bianco-rosato dei fiori. La Lawsonia, originaria delle regioni calde subtropicali e degli altipiani dell’Africa centro-orientale, è coltivata però soprattutto in India, Tunisia, Egitto, Sudan, Arabia, Iran, Cina ed anche in Florida. Il suo uso è molto antico: perfino nelle tombe dei faraoni egizi sono state ritrovate polveri ricavate dalle sue foglie e mummie con le unghie colorate con Hennè. Oggi le foglie di Lawsonia, seccate e polverizzate, sono utilizzate in cosmesi, in medicina ed anche nelle cerimonie religiose musulmane. Viene infatti utilizzata, in diverse circostanze, per decorare le ragazze con disegni rituali e propiziatori delle mani e dei piedi; viene donato da parenti e amici alla nascita di un bambino, che poi verrà anch’egli dipinto e decorato sempre su mani e piedi; viene portato in dono anche dal fidanzato alla promessa sposa, che lo utilizzerà il giorno delle nozze Dottor Danilo Di Capua Laureato presso la Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bò”