100% Fitness Mag - Anno VI Aprile 2012 | Page 26

100% FITNESS MAGAZINE PEDIATRA mentare di vitamina D e B12, calcio, zinco e ferro. È importante distinguere le formule neonatali a base di soia, che sono alimenti completi per bambini, da latte ed altri prodotti a base di soia, che possono non essere adeguati dal punto di vista nutritivo. Il latte scremato diluito, i semi di sesamo triturati sciolti in acqua ed il tè sono alimenti inadeguati per i bambini. Le fibre alimentari, gli ossalati ed i fitati, i cui livelli generalmente sono abbastanza alti nelle diete vegetariane, riducono ulteriormente la biodisponibilità dei minerali, quali il ferro, il calcio e lo zinco. Un alto livello di fibre alimentari può anche aumentare l’escrezione della vitamina B12. Il volume degli alimenti assunti con la dieta vegetariana generalmente è molto alto, per cui può essere difficile ottenere un adeguato apporto energetico. Inoltre nelle diete vegetariane il valore biologico delle proteine può essere scarso. Se si combinano attentamente varie proteine vegetali, queste difficoltà possono essere superate. I cibi di origine vegetale che sono carenti o privi di alcuni aminoacidi possono essere mangiati in associazione ad altri alimenti vegetali ricchi di tali aminoacidi, in modo da creare un apporto proteico che soddisfi il fabbisogno dell’organismo. Per esempio, associando i legumi ai cereali, alle nocciole o ai semi contenenti gli aminoacidi di cui i legumi sono carenti, possono essere ottenuti livelli totali di proteine soddisfacenti. I vegetariani che mangiano alcuni alimenti animali hanno minori problemi di questo tipo, in quanto anche scarse quantità di tali alimenti forniscono aminoacidi essenziali sufficienti a soddisfare il fabbisogno proteico dell’organismo. Le pappe di origine vegetale ed i cibi utilizzati per lo svezzamento dei bambini vegetariani talvolta sono inadeguati e comportano un rischio di malnutrizione. Ciò è stato estesamente documentato in diversi gruppi, comprendenti gli aderenti alle diete macrobiotiche e i Rastafariani. Le conseguenze di inadeguate diete vegetariane nei bambini sono gravi, e comprendono difficoltà di accrescimento, anemia da carenza di ferro, anemia megaloblastica dovuta a carenza di vitamina B12 (che può anche comportare problemi neurologici) e rachitismo da carenza di vitamina D. In età prescolare (da 18 mesi a 5 anni) i bambini strettamente vegetariani continuano a presentare ritardi della crescita in altezza e peso e dello sviluppo del pannicolo adiposo in maggior misura rispetto ai bambini onnivori, ma tale ritardo generalmente è meno grave di quello registrato nel periodo dello svezzamento, in quanto la crescita è più lenta. L’anemia da carenza di ferro è un problema comune per i bambini vegetariani. In età scolare (da 5 a 11 anni) il tasso di accrescimento diminuisce ed il rischio delle diete vegetariane per i bambini è abbastanza ridotto. Le diete dei bambini vegetariani tendono ad essere povere di grassi saturi e totali e di colesterolo e ricche di fibre e di carboidrati complessi. Queste caratteristiche sono benefiche sia nelle diete dei bambini di questa età che in quelle dei loro genitori. Un accurato programma dietetico può ridurre i rischi di carenze alimentari. La fase puberale rappresenta di nuovo invece un periodo di rapido accrescimento e di aumento del fabbisogno nutritivo. Gli adolescenti vegetariani sono quindi a rischio per il rachitismo, l’anemia da carenza di ferro ed un rallentamento della crescita e dello sviluppo puberale. Un altro problema consiste nella scarsa mineralizzazione ossea, in quanto il fabbisogno del calcio è molto alto e difficilmente viene soddisfatto, come pure l’apporto di zinco, per cui sono indispensabili supplementi a base di calcio, ferro, vitamina B12, vitamina D e zinco. Il bilancio del ferro costituisce un problema per tutti gli adolescenti a causa del rapido accrescimento e dell’inizio delle mestruazioni nelle femmine. Poiché la biodisponibilità del ferro è bassa negli alimenti vegetali, è particolarmente difficile soddisfare il fabbisogno di tale minerale. Occorre fare particolare attenzione a fornire cereali integrali o arricchiti con supplementi di ferro e a mantenere alto l’apporto di acido ascorbico, che aumenta la biodisponibilità del ferro. In conclusione, i bambini vegetariani necessitano di una consulenza dettagliata da parte di uno specialista in dietologia, in quanto le fonti nutritive in tali diete sono scarse e incomplete. 26