100% Fitness Mag - Anno VI Aprile 2012 | Page 18

100% FITNESS MAGAZINE NEUROPSICOMOTRICISTA Egocentrismo infantile D Dottoressa Daniela Caiafa Laureata in Neuropsicomotricità dell’età evolutiva, presso l’Università di Napoli Federico II Disponibile telefonicamente Lunedì e Sabato dalle 09.00 alle 13.00 - Cell. 347.5477785 urante la prima parte dell’infanzia tutti i bambini assumono comportamenti egocentrici, la cui espressione e manifestazione è più o meno evidente, spesso è strettamente legata al loro sviluppo affettivo. Il concetto di egocentrismo infantile è stato introdotto dalla teoria dello sviluppo di Piaget, elaborata attraverso centinaia di osservazioni dirette del comportamento infantile. Il neonato è egocentrismo puro in quanto è in grado solo di esercitare i propri riflessi e rifiuta ogni oggetto che non soddisfa i propri bisogni. Il bambino molto piccolo cresce e si sviluppa con una percezione poco chiara dei confini tra sé e ciò che lo circonda, tra sé e la madre e tra sé ed il padre, cosicché egli pensa che la madre stessa conosca i suoi pensieri, i suoi stati d’animo e che avverta le sue stesse sensazioni corporee, come quando ad esempio si fa male, pensando che lei senta il suo stesso dolore, proprio come se fossero un tutt’uno indifferenziato. Nei primi anni di vita il bambino inizia ad acquisire consapevolezza, degli oggetti e delle persone che lo circondano. Le scoperte casuali che il piccolo fa, vengono assimilate e si costruiscono in schemi di azioni; l’interesse rivolto verso gli oggetti è sempre concepito come prolungamento della propria azione. Tipico di questa fase è l’acquisizione del “è mio”, se il bambino è inserito in un contesto sociale, si inizierà ad assistere ai primi litigi finalizzati a possedere gli oggetti, talvolta anche strappandoli dalle mani di un altro bambino o adulto. E’ una fase del tutto normale che il bambino attraversa, perché la soddisfazione del proprio bisogno immediato è ancora prevalente.  Altrettanto importante è il ruolo dell’adulto, che deve insegnare al bambino a capire come gestire i propri impulsi, regolare le proprie emozioni e imparare a gestire i tempi di attesa. Con la comparsa del gioco simbolico il bambino passa da un egocentrismo radicale ad un egocentrismo intellettuale, cioè il bambino inizia a elaborare delle teorie sul mondo che lo circonda: •  Finalismo: se una pallina rotola è perché deve andare verso il bambino, •  Animismo: tutti gli oggetti sono concepiti come esseri viventi: la luna sa di muoversi e lo fa per seguire le nostre passeggiate •  Artificialismo: tutto è stato costruito dall’uomo, anche i laghi e i fiumi. E’ ancora difficile per il bambino staccarsi dal suo punto di vista, ed in questa visione unilaterale delle cose molto spesso è portato a credere che i propri pensieri e desideri vengano percepiti dagli altri anche senza che vengano espressi verbalmente. Successivamente viene utilizzato spesso il pronome “io” e quando all’interno di un gruppo il bambino continua a parlare non curante delle interazioni dell’altro. Con lo sviluppo del proprio sistema cognitivo e l’inserimento in contesti socializzanti, il bambino sperimenta l’acquisizione di nuove regole. Nella scuola dell’infanzia  si confronta con altre autorità rispetto ai propri genitori ed inizia a imparare le regole sociali e i turni che regolano le interazioni con gli altri. Non senza difficoltà e talvolta attraverso litigi e capricci, il bambino impara a regolare le proprie emozioni e acquisisce nuovi schemi di azioni, che gli permettono di passare dal proprio punto di vista a quello dell’altro. La fase dell’egocentrismo, che come abbiamo detto è una fase del  tutto normale nella prima infanzia, si supera solamente attorno ai 7 anni, quando il bambino riesce ad avere un pensiero reversibile e logico di ciò che gli accade intorno. In questa fase il bambino è in grado di condividere  tranquillamente giochi con gli altri, è consapevole che le proprie azioni hanno delle conseguenze sugli altri sia nel bene che nel male, ed è quindi in grado di acquisire delle regole di comportamento socialmente più avanzate. 18