100% Fitness Mag - Anno IV Marzo 2010 | Page 44

SALUTE & BENESSERE qualche tic: c’è chi controlla ossessivamente se ha chiuso la macchina (un tic “mentale”), chi si allarga di continuo il colletto, chi conta i gradini, chi si sfiora continuamente i genitali, chi si scatena in veri e propri tic motori, linguacce, ammiccamenti, grugniti, alzate di spalle, rotazioni di testa. “In Italia i malati gravi sono circa 400mila, mentre le persone affette da semplici tic nervosi sono venti volte più numerose”, dice Porta. Possono essere solo scatti motori, o piccoli rituali per allontanare un disagio o una paura. Il tic, infatti, al contrario di quanto si crede, è spesso un movimento semi-volontario. “Lo sento arrivare”, conferma Marco, “è come un’energia che brucia dentro, una tensione che devo sfogare. Come se qualcosa non fosse a posto finchè non faccio quel movimento. Se mi sforzo posso controllarmi anche per 2 ore, ma dopo vengo assalito da una scarica di tic più violenta di prima”. I tic possono manifestarsi in situazioni stressanti, o al 44 100% Fitness Magazine contrario in casa, al riparo da sguardi indiscreti. In genere compaiono tra i 4 e i 12 anni, e colpiscono quattro maschi su una femmina. Nei casi più gravi, pare ci sia una predisposizione genetica. “I bimbi sono predisposti ai tic perché il loro cervello non è ancora del tutto organizzato”.spiega Antonio Parisi, neurologo di Sorrento e membro dell’associazione Ast-Sit. “Dal momento del concepimento, la corteccia cerebrale assume sempre di più il controllo della parte più profonda e antica del cervello, i gangli della base, che si occupa dei movimenti grossolani e automatici. Se questo controllo non è ancora perfetto, possono manifestarsi i tic, che in genere scompaiono entri i 18 anni. Ma quello che i genitori non sanno, è che i tic si possono prevenire. Bisogna lasciare i bambini liberi di fare le loro esperienze, strisciare per terra, gattonare, toccare tutto. Solo così completano lo sviluppo del sistema nervoso”. A VOLTE BASTA UN ANTIBIOTICO Oggi sappiamo che questi motori hanno una base neurologica. L’assunzione di droghe come la cocaina, oppure anche solo uno stress molto forte possono far scatenare i tic. “Chi ne soffre ha troppa dopamina nel cervello” dice Parisi. La dopamina è un messaggero chimico implicato nel controllo del movimento, dell’impulso nervoso e del piacere. “Se a un uomo viene un tic perché la moglie lo ha cacciato di casa, sappiamo che nella sua testa è aumentata la dopamina. E posso curarlo con un farmaco che abbassa i livelli di questo neurotrasmettitore”. Purtroppo, però, i farmaci a disposizione (pimozide, aloperidolo, olanzapina, risperidone, tetrabenazina, ecc….) possono dare alcuni effetti collaterali. Al centro Tourette dell’Università di Cagliari, stanno reclutando dei volontari maschi affetti da Tourette per la sperimentazione conclusiva di un nuovo farmaco, la finasteride, oggi impiegato contro la calvizie. “La molecola ha attenuato i tic in modelli animali e in alcuni pazienti affetti da Tourette. Unico effetto collaterale: un certo calo del desiderio sessuale”, spiega Marco Bortolato, coordinatore della ricerca a Cagliari e ricercatore alla University of Southern California. “Sembra che la finasteride agisca abbassando la quantità di ormoni maschili nel cervello, che in qualche modo sono collegati ai tic”. Ma a volte, i tic si curano con un semplice antibiotico contro lo streptococco beta emolitico del gruppo A, principale responsabile delle placche alla gola. In alcune persone predisposte, questo microbo fa produrre degli anticorpi che vanno a uccidere i neuroni dei gangli della base, scatenando i tic. Per scovare lo streptococco basta un esame del sangue: il TAS (Titolo anti streptolismo).