100% Fitness Mag - Anno III Dicembre 2009 | Page 94
lifestyle
l’angolo della poesia
di Salvatore Spinelli
Il leone e il topo
Un dì un topo sb
arazzino
correva indistur
bato
sulla schiena d’
un felino,
un leone addorm
entato.
Mentre così si di
vertiva
il potente Re si
svegliò,
quel topino quas
i moriva
e tutto il corpo
ne tremò.
Il topo era disp
erato
e fuggir volea da
lla morte
ma non aveva ca
lcolato
chi era là il più
forte.
Il leone calmo e
sereno
lo bloccò col suo
zampone
e gli disse, nè pi
ù nè meno:
“Ora ti mangio
in un boccone”.
Il meschino tutt
o tremante
le forze sue, tutt
e, raccolse
e al sovrano, fort
e e potente,
questo parlare
gli rivolse.
“Dica, perchè, sig
nor leone
vuol fare di me,
un topino,
un semplice, sol
boccone
se son magro e
piccolino?”
“L’appetito potr
à placare
con animali d’al
tra razza,
lei dovrebbe divo
rare
soggetti di gros
sa stazza”.
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“Perciò la vita
mi risparmi
e le dico, ne sono
sicuro,
che per lei potr
ei prodigarmi
in un prossimo
futuro”.
Quel leone, stra
namente,
senza nulla obie
ttare,
il topolino peni
tente
lasciò libero di
andare.
Il leone, poi catt
urato
e come un gran
salame
ad un albero le
gato,
disse tra se:“Qua
le fine infam
e!”
“Povero me! -si
lamentava-,
cosa mai di me
sarà,
-ma nessuno l’a
scoltava-,
“c’è qualcuno ch
e mi salverà”?
Ma nei pressi, lì
vicino,
dove si era siste
mato,
vide tutto il topo
lino:
il suo turno era
arrivato.
Al leone piano
si avvicinò
e con gli aguzzi
denti
la corda tutta ro
sicchiò
in pochissimi m
omenti.
Quel topino, con
ardore
disse:“Come vede
, io piccolo ratto
ho ricambiato il
favore
che un dì lei mi
ha fatto”.
Al mondo, non si
dimentichi mai
,
ognuno può aiut
are
chiunque sta in
grossi guai,
quel momento a
superare.