100% Fitness Mag - Anno III Dicembre 2009 | Page 105

prire cosa facevano, che aspetto avevano e decidere come rappresentarli, è il lavoro preparatorio di chi realizza pastori napoletani. Una riscoperta e una rigenerazione continua, che è indispensabile per perpetuare la tradizione.” Il pezzo forte della produzione di Giuseppe Ercolano sono gli animali. Da sempre sono stati la sua passione, e certe sue opere sono così realistiche da essere impressionanti. “Anche molte delle razze animali del presepe sono scomparse. Ma la gallina chicchinella, il maiale casertano, la capra napolitana, ricompaiono grazie alla riscoperta dei prodotti tipici, e tornano a popolare le scene presepiali. Nel dicembre 2008, Giuseppe ha allestito un’esposizione dei suoi lavori nella chiesa dell’Annunziata, a Sorrento. La mostra, nello scenario di una chiesa settecentesca che sembrava essa stessa parte dell’allestimento, ha avuto un successo tale da richiamare l’attenzione di televisioni locali e nazionali, in un periodo in cui una mostra presepiale non è certo un evento unico. “E’ stata una soddisfazione, perché non mi aspettavo tanto interesse. La mostra non era stata debitamente pubblicizzata, non ci sembrava destinata ad essere un avvenimento particolare. Ma migliaia di persone hanno deciso diversamente!” Quest’anno nel comune di Benevento l’evento si ripeterà, dal 12 dicembre al 6 gennaio 2010. La scorsa estate, Giuseppe Ercolano è tornato a Sant’Agata de’ Goti, per un compito un po’ particolare. Alcuni anni fa, ignoti trafugarono le statue di Gesù bambino dalla Madonna del Carmine e dalla Madonna del Rosario esposte nella chiesa, forse proprio per venderle come bambinelli di un presepe. Giuseppe ha avuto il compito di ricostruirle, sulla base di alcune foto. “Non era esattamente il mio lavoro, ed era solo la seconda volta che mi cimentavo con la scultura lignea. Ma l’entusiasmo di Don Antonio è contagioso, e a giudicare dal risultato, ha avuto una buona idea.” Prima dei due bambinelli, Peppe aveva realizzato una statua, della Madonna Addolorata in legno, portata in processione il venerdi santo scorso dal popolo di Volturara Appula. Ma sono episodi, esperienze che non lo distolgono dalla sua occupazione principale. Natale si avvicina, e il lavoro è intenso. La bottega si affolla di personaggi di ogni genere, cavalieri orientali che trattengono a stento cavalli frementi, popolane prosperose con l’aria di attaccabrighe, umili pastori con i loro animali: tutti sembrano aspettare pazientemente il momento di entrare in scena, come nel retropalco di un teatro. E in fondo, il presepe è proprio quello, un teatro sacro che rappresenta la festa della f