100% Fitness Mag - Anno II Dicembre 2008 | Page 22
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L’agnosia
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na lesione cerebrale può determinare un’enorme varietà di quadri clinici
ed avere esiti estremamente diversi tra
loro. Di non frequentissimo riscontro, ma di estremo
interesse, in pazienti afasici, è l’agnosia, disturbo legato
all’identificazione ed al riconoscimento di oggetti o forme mediante gli organi di senso.
Vista, udito e tatto, pur essendo perfettamente integri, non costituiscono più vie accessibili per il paziente
agnosico, affinché avvenga l’identificazione dell’oggetto.
Nei soggetti sani uno stimolo viene elaborato e riconosciuto in quanto confrontato con le “rappresentazioni interne” che ciascuno possiede, ossia con immagini
astratte, sufficienti per riconoscere l’oggetto, anche se
mai visto prima.
Se, ad esempio, lo stimolo è rappresentato da un innovativo e particolare modello di telefono, mai visto prima, il
soggetto non avrà difficoltà a riconoscerlo come tale e a
correlarlo a tutte le sue possibili rappresentazioni (evoca,
cioè, il nome, la forma scritta della parola “TELEFONO”, il ricordo tattile ecc.).
Il paziente agnosico, invece, non è più in grado di rico-
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di Mariarosaria D’Esposito
Logopedista
noscere l’oggetto attraverso:
- il tatto: agnosia tattile
- l’udito: agnosia uditiva
- la vista: agnosia ottica o visiva
Non si parla di agnosia per il gusto e l’olfatto ma rispettivamente di “ageusia” e “anosmia”.
L’agnosia tattile determina un deficit caratterizzato
dall’incapacità del paziente di identificare l’oggetto attraverso la palpazione. Si manifesta alla mano controlaterale all’emisfero cerebrale danneggiato: il paziente,
quindi, non riconosce l’oggetto quando lo tocca con una
mano; con l’altra lo identifica.
L’agnosia uditiva è rappresentata dall’incapacità di riconoscere gli oggetti attraverso il rumore che questi producono, nonostante il paziente non abbia problemi di
udito.
L’agnosia ottica è caratterizzata dall’incapacità di riconoscere l’oggetto o l’immagine attraverso la vista. Messo
di fronte ad un telefono, ad esempio, il paziente non è
in grado di denominarlo e riconoscerlo; non riesce, cioè,
a mettere in relazione lo stimolo (telefono) alla sua rappresentazione interna.